L’umorismo è il modo migliore ed insostituibile di creare cultura, forse il modo migliore per insegnare o fornire strumenti validi per la vita.
I problemi sociali vogliamo affrontarli col linguaggio dolce e pungente dell’umorismo e della commedia. Questa è “Hall”, una web serie tutta persiana. L’obiettivo è quello di denunciare al pubblico alcune problematiche che attanagliano la società iraniana di oggi.
Per rappresentare Hall abbiamo scelto di utilizzare un registro leggero, quello della situation comedy o sitcom. La sitcom è un genere di commedia nata per la radio, ma successivamente utilizzata soprattutto in tv.
La sitcom ha origini lontane. Secondo il dizionario Merriam-Webster Collegiate Dictionary, il termine sitcom fu coniato nel 1951 e applicato per la prima volta alla trasmissione “I Love Lucy” (“Lucy ed io” nella versione italiana), con Lucille Ball e Desi Arnaz, trasmessa dalla CBS fra il 1951 e il 1957, in Iran l’apparizione delle sitcom è molto più recente, risale a circa vent’anni fa e le serie persiane sono pochissime, meno delle dita di una mano. Proprio per questi motivi nel nostro Paese il genere ha grandi potenzialità di successo.
La sitcom è caratterizzata dall’uso di una singola ambientazione o da un insieme ristretto di ambientazioni, come una casa, un appartamento, un ufficio, una scuola. Nel nostro caso la scelta è caduta sull’affollata hall di un edificio che ospita molti uffici. Lì si incrociano le vite e i destini di un gruppo di colleghi di lavoro. In fondo alla hall, su una tv, è posta la macchina da presa. Una scelta questa che semplifica e ottimizza i costi. Vengono meno infatti la molteplicità delle location e i relativi problemi come il tempo utilizzato per i traslochi, i costi di spedizione, l’affitto delle postazioni.
Per la realizzazione di Hall utilizzeremo una sola telecamera fissa ad inquadrare il corridoio, le scale, le porte delle stanze, il bollitore per il tè, un tavolo, una bacheca, una finestra e un microonde, insomma l’ambiente rilassato e conviviale, a volte quasi intimo, in cui si dipanano le trame delle storie raccontate. L’utilizzo di un’ unica inquadratura non è di per sé un vantaggio, ma in questa serie ci permetterà di non sprecare tempo nei cambi di telecamera e di illuminazione e non ci sarà bisogno di particolari attrezzature come i carrelli o le gru per spostare la telecamera. In sintesi il lavoro viene prodotto con meno costi e in tempi più rapidi.
Per la prima stagione sono stati progettati 26 episodi di breve durata, dai 5 ai 7 minuti ciascuno. Ad essi prenderanno parte sette attori fissi e una piccola troupe che ci accompagneranno lungo tutto il progetto. Le puntate realizzate saranno poi lanciate sul web tramite i social network (Youtube e Instagram). Le ragioni della brevità di ogni episodio sono diverse: considerato che il pubblico in generale e quello di internet in particolare non hanno più l’abitudine e la pazienza di seguire video troppo lunghi né di stare a leggere troppe pagine, il download veloce e il trasferimento di video gratuiti su Internet facilita la fruizione della serie da parte di un pubblico più ampio. Produrre episodi brevi è però più difficile, perché dobbiamo sintetizzare e trasmettere un concetto nel più rapido tempo possibile, ma come dice un famoso proverbio “La brevità è l’anima dello spirito”, per significare che gli scherzi non devono essere troppo lunghi per divertire.
il primo mese sarà dedicato alla fase di pre-produzione che prevederà la selezione del casting, la stesura della sceneggiatura, la scelta della location, la realizzazione delle decorazioni; il secondo mese sarà quello della produzione, quindi la realizzazione dei costumi, delle riprese, della registrazione della colonna sonora e dei video promozionali; infine il terzo mese sarà quello della post-produzione, durante il quale la serie sarà portata a compimento col montaggio degli episodi, la creazione degli effetti speciali visivi e sonori e la correzione del colore.
I costi stimati per la realizzazione della serie sono di 26000 euro.
Per la definizione della cifra, ci siamo avvalsi della consulenza di tre team riducendo al minimo possibile il salario e il numero dei componenti della troupe. Di seguito il dettaglio:
La regia è di Masoud Zenouzi Rad
Masoud Zenouzi Rad nasce a Karaj in Iran nel 1981. Dopo aver studiato Recitazione all’Università di Arak prende parte come regista e attore a numerosi spettacoli teatrali e drammi radiofonici per IRIB Islamic Republic of Iran Broadcasting. In quegli anni collabora inoltre con diversi festival teatrali e radiofonici in Iran. Nel 2008 si trasferisce in Italia dove nel 2010 completa il Corso di Laurea Specialistica in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale dell’Università di Bologna. In questo periodo realizza come regista, produttore e sceneggiatore un suo progetto: “Baz baran: di nuovo la pioggia”, documentario sulla seconda generazione di iraniani in Italia, proiettato in diversi festival internazionali https://www.cinemaitaliano.info/dinuovolapioggia Nel 2011 fa ritorno in Iran dove alterna il lavoro di attore nei drammi radiofonici per IRIB a quello di guida turistica dedicata agli italiani che viaggiano in Iran. Dal 2003 è membro della Casa del teatro dell’Iran. Nel 2015 è stato premiato come miglior regista per lo spettacolo “Edvard e nonna” al Fajr International Film Festival.
Con sede a Toronto, la Mani Film è una società di produzione formata da un gruppo di esperti di talento con molti anni di esperienza nella produzione di documentari unici e stimolanti legati alla fauna e alle questioni ambientali. I progetti più recenti includono un documentario sulla fauna selvatica di 60 minuti intitolato Iran’s Wild Side, coprodotto con National Geographic Wild (USA) nel 2018, che presenta specie di fauna selvatica rare e in via di estinzione provenienti da diverse regioni ecologiche dell’Iran; e una serie TV educativa per l’adolescenza in 26 episodi intitolata Our Land in 2019 che svela i segreti della natura e della sua fauna selvatica nelle remote regioni dell’Iran. http://mirsadeghi.com/
Gholamreza Ramezani è uno dei registi più acclamati in Iran di film per bambini e ragazzi. Nato nel 1960 ad Arak, in Iran, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di racconti e spettacoli teatrali, alla recitazione e alla regia già negli anni scolastici, ottenendo diversi riconoscimenti. Dopo la scuola ha iniziato la sua carriera professionale come assistente alla regia nella rete televisiva IRIB e nel cinema, in particolare con “The Runner” di Amir Naderi. Successivamente ha realizzato numerosi progetti come regista. Sono sue le serie per la televisione “Piccoli testimoni”, “Primavera in primavera”, “La notte in treno”, “La scuola delle nonne”. Nel 1992 ha debuttato alla regia di un lungometraggio, “Passing the trap”, con il quale è stato nominato come miglior regista al Fajr International Film Festival. Più ricordato il suo secondo film “The cart”, premiato in vari festival internazionali di film per bambini, tra cui il Golden Elephant Film Festival, lo Zlin Film Festival, il Lucus International Children Film Festival e il Children Film Festival “Blue Bird”. Con il suo terzo film, “Hayat” (Life), ha ottenuto un enorme successo di pubblico e di critica, ricevendo il Premio Speciale della città di Zlin, il Premio UNICEF, il Premio CIFEJ, il Premio SIGNIS, il Premio del Pubblico dei Bambini a Divercine, il Premio Speciale della Giuria di Cinekid (Children Film Festival Amsterdam), la menzione speciale della giuria al Festival del cinema per bambini di Buenos Aires, il premio internazionale della giuria come miglior film a Madrid Children Film Festival, il premio della giuria per bambini per il film più popolare al Golden Elephant Children Film Festival, il premio al miglior regista e alla migliore attrice a Listapad al Minsk International Film Festival, il premio della giuria dei ragazzi come miglior film al Festival internazionale di film per bambini di Istanbul e, miglior regista e miglior sceneggiatore al Festival internazionale del cinema per bambini e ragazzi in Iran. E’ stato membro della giuria e del comitato di selezione di diversi festival cinematografici iraniani e internazionali. Ad oggi ha realizzato dieci lungometraggi per bambini e ragazzi, dodici serie tv e venti cortometraggi.
Masoud Zenouzi Rad ha avuto il piacere di lavorare al suo fianco come assistente alla regia durante le riprese del suo l’ultimo film, “Knock out”.