Naqqali, narrazione drammatica iraniana
Naqqali è la più antica forma di spettacolo drammatico in Iran e ha svolto a lungo un ruolo importante nella società, dai tribunali ai villaggi.
L’esecutore – il Naqqal – racconta storie in versi o in prosa accompagnate da gesti e movimenti, e talvolta usa musica strumentale e pergamene dipinte (come i “cantastorie italiani”).
Il Naqqal ha il ruolo sia di attore sia di divulgatore di letteratura e cultura persiana e deve naturalmente conoscere bene le espressioni culturali locali, le lingue e i dialetti e la musica tradizionale.
Naqqali richiede un talento considerevole, una ottima memoria e la capacità di improvvisare con abilità per affascinare il pubblico. I Naqqal indossano costumi semplici, ma durante le esibizioni possono anche indossare antichi elmi ed armature per ricreare scene di battaglia.
Oltre alla letteratura persiana, il Naqqal deve conoscere tutto ciò che si riferisce sia alla cultura locale sia alla musica tradizionale /folk iraniana. Essi pertanto sono sia animatori, sia divulgatori di letteratura e cultura persiana, incoraggiando al contempo la coesione nazionale.
Le Naqqal femminili si esibiscono davanti a un pubblico misto. Fino a poco tempo fa, il Naqqal era considerato il più importante custode di racconti popolari, epopee etniche e musica popolare iraniana.
In passato le esibizioni del Naqqali avvenivano nelle caffetterie (oggi nelle case da tè), nelle tende di nomadi, nelle case ed in luoghi storici come antichi caravanserragli.
Storicamente, si è adattato alle circostanze socio-politiche. Prima del Sassanid (651 d.C.), i Naqqal erano contemporaneamente poeti e musicisti recitando storie e suonando strumenti musicali. Barbad era il più famoso Naqqal al tempo Sassanidi.
Durante Ghaznavidi (10-12 d.C.), la Corte bandì il musica Naqqali ma la tradizione è sopravvissuta in aree remote.
Durante il periodo di Safavide (XVI-XVIII secolo d.C.) si verificarono due eventi importanti: la creazione delle caffetterie e l’apparizione di Parde che ha introdotto un nuovo stile nel Naqqali: le caffetterie sono quindi diventate location esclusive per i Naqqal per almeno 300 anni. Fino a diversi decenni fa, i grandi caffè hanno assunto Naqqal.
Durante il periodo islamico, tali recitatori erano conosciuti con vari nomi che originavano dai tipi di argomento che narravano. Un esempio è, il cosiddetto “Shahname-khan”, specializzato nella recitazione di racconti di Shahname, la grande epopea persiana di Ferdowsi. Lo stile con questa denominazione può ancora essere rintracciato.
Tuttavia, un calo della popolarità delle caffetterie, combinato con nuove forme di intrattenimento, ha portato a una diminuzione dell’interesse per le esibizioni di Naqqali.
L’invecchiamento dei maestri esecutori “(morshed)” e la crescente impopolarità tra le giovani generazioni hanno causato un forte calo del numero di Naqqal, minacciando la sopravvivenza di questa arte drammatica.
Nel 2010 e nel 2011, Naqqali è stato iscritto nella lista dei rappresentanti UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Se hai intenzione di viaggiare in Iran e ti interessa approfondire la conoscenza del Naqqali, ti consigliamo di trovare un Ghahveh khaneh (caffeteria che oggi però offre il tè al posto del caffè ).