Collezione del Panj Ganj di Nezami

Collezione del Panj Ganj di Nezami

 

Collezione del Panj Ganj di Nezami

 

Patrimonio documentario presentato dalla Repubblica Islamica dell’Iran e raccomandato per l’inclusione nel Registro della memoria del mondo nel 2011.

Nizami Ganjavi (1141 – 1209), o Nezami, il cui nome proprio era Jamal al-Din Abu Muhammad Ilyas Ibn Yusuf Ibn Zaki, fu un poeta persiano del XII secolo ed è considerato il più grande poeta epico – romantico della letteratura persiana, capace di imprimere uno stile ad un tempo colloquiale e realistico all’epopea iranica. La sua eredità, oltre che in Iran, è ampiamente apprezzata e condivisa in Afganistan, Azerbaigian, Kurdistan e Tagikistan.

 

Collezione del Panj Ganj di Nezami

 

Il Panj Ganj (Cinque tesori) o Khamseh è costituito da appunto cinque manoscritti separati in lingua persiana raccolti in un unico volume: Makhzan ol-Asrar, Leily e Majnun, Khosrow e Shirin, Haft Peykar, Eskandarnameh. Questi testi sono tutti dei mathnavi, ovvero lunghi componimenti in distici rimati, tutti in lingua persiana (Farsi).

 

Collezione del Panj Ganj di Nezami

 

  • Il Makhzan ol-Asrar (Il deposito dei segreti)  è il primo mathnavi dedicato da Nezami al re Fakhr eddin Bahram Shah bin Da’ud, governatore del Azerbaigian. Il libro tratta dell’invito alla conoscenza di sé, alla teologia, e alla scelta di una vita moralmente virtuosa.

 

  • Khosrow e Shrin è il titolo di una famosa, tragica storia d’amore. Racconta in modo altamente elaborato, ma ovviamente romanzato, la storia dell’amore nutrito dal re sasanide Khosrow II ( Cosroe (vissuto 570-628 ) ) per la principessa armena Shirin, che diventa regina di Persia. Il canovaccio originale era già ben noto al grande poema nazionale iraniano epico-storico Shahnameh (Libro dei re) e ad altri racconti popolari di scrittori persiani. Esistono dunque altre opere che portano lo stesso titolo. Sebbene il romanzo fosse conosciuto prima di Nezami, fu lui a portarlo al suo massimo livello artistico. A differenza dello Shahnameh, che si incentra sulle vicende biografiche, sulle battaglie e sulla figura regale di Khosrow, Nezami decise di focalizzarsi sui risvolti romantici della vicenda.

 

  • Majnun e Layla (Leily e Majnun) è una antica leggenda di origine araba, relativa al poeta beduino del VII secolo, Qays Ibn al-Mulawah, vissuto nel Najd (È la regione della penisola araba in cui si trova l’attuale Ryadh) e alla sua fidanzata Layla bint Mahdi. L’archetipo dei due amanti sfortunati, Layla e Majnun (che significa “pazzo”), si è trasmesso dall’arabo alle lingue persiane, turche e indiane soprattutto grazie al poema di Nizami Ganjavi, composto nel 1188 , come terza parte del suo Khamseh. E’ un componimento popolare che celebra una storia d’amore che Lord Byron definì come “il Romeo e Giulietta d’Oriente”.

 

  • Haft Peykar, noto anche come Bahramnameh (cioè Il libro di Bahram, il re sasanide Bahram Gur) è un’altra epopea sentimentale Il titolo originale in persiano può essere tradotto letteralmente come “I sette ritratti” con il significato figurato di “Le sette bellezze”. Entrambe le traduzioni sono comunque significative e il poeta di certo intenzionalmente ha approfittato della ambiguità semantica dei termini. L’opera è stata dedicata al sovrano Ahmadili di Maragha, ed è un capolavoro della letteratura erotica, sebbene sia percorso da una vena profondamente moraleggiante.

 

  • L’Eskandarnameh è composto da due parti: “Sharafnameh” e “Iqbalnameh”. È un poema di circa 10500 distici. Nel comporre questo mathnavi, Nezami ha utilizzato varie fonti che riportano informazioni su Alessandro il Macedone o Magno, storico o leggendario. L’autore ha diviso l’opera in due parti: il “Sharafnameh”  di 6800 distici e l’”Iqbalnameh” o Keradnameh  di 3780 distici. Nella prima parte racconta le conquiste di Alessandro, mentre nella seconda parte concentra la sua attenzione sulle qualità di saggezza, filosofiche e profetiche dell’eroe.

 

Collezione del Panj Ganj di Nezami

Collezione del Panj Ganj di Nezami

 

Come lo Shahnameh di Ferdowsi, il Khamseh è uno di quei capolavori della letteratura iraniana che gli artisti hanno abbellito di interessanti e piacevoli miniature. Il loro gusto ha prodotto ineguagliabili testimonianze artistiche. Il Khamseh tramanda le storie più antiche, celebri, romantiche e delicate composte in lingua persiana, che furono impreziosite dalle migliori miniature della medesima tradizione.   


Hashtag :