Tessitura dei tappeti nella provincia di Fars
Gli Iraniani godono di una fama universalmente riconosciuta nella tessitura dei tappeti ed i tessitori della provincia di Fars, nella zona sud-occidentale dell’Iran, sono tra i più importanti.
In primavera o in autunno, gli uomini delle tribù nomadi si occupano della tosatura del bestiame; è opera loro anche la costruzione di telai orizzontali, con la cornice appoggiata a terra. E’ invece compito delle donne trasformare la lana in filato, servendosi di ruote che girano; il filato è quindi tinto con coloranti naturali: rossi, blu, marroni e bianchi sono ottenuti da radici di robbia, indaco, foglie di lattuga, bucce di noce, gambi di ciliegia, bucce di melograno.
Le donne sono responsabili della progettazione, della selezione dei colori, della tessitura e riproducono sul tappeto scene della loro vita nomade. Non ci sono modelli predefiniti e nessun tessitore può tessere due tappeti identici.
Per creare il tappeto, si annoda il filato colorato su trama e ordito in lana. Terminata la tessitura, sono cuciti i bordi, la lana extra viene rasata con coltelli speciali (o accuratamente bruciata per rendere vivaci i colori) e il tappeto viene sottoposto ad una pulizia conclusiva.
Tutte queste abilità sono tramandate oralmente e con l’esempio: le madri mostrano alle figlie le tecniche di lavorazione e le addestrano nella scelta dei materiali e nell’uso degli strumenti; i padri insegnano ai figli a tosare gli animali ed a costruire telai.
Ogni tribù ha metodi di tessitura diversi, ma – se si esclude la produzione dei tappeti Gabbeh – tutte si servono di telai orizzontali, che possono essere montatati e smontati e sono facilmente trasportabili. Come in altre regioni, gli strumenti per tessere i tappeti sono forbici, pettini e coltelli; nella tessitura con telai verticali, questi ultimi possono avere alle estremità un uncinetto, utile per legare i nodi.
Le tribù principali della provincia di Fars sono Ghashghaei, Khamseh, Boyer Ahmad e Mamsani Lors; la tribù più importante è quella Ghashghaei, che è la più grande dell’intero Iran e vanta secoli di storia.
Tutti i modelli di tappeti di questa regione sono progettati mentalmente e, nel corso dei secoli, sono trasmessi da una generazione all’altra; i nodi asimmetrici (persiani) e simmetrici (turchi) sono ugualmente popolari ed il risultato finale differisce in base alla tribù ed al modello tramandato. I soggetti rappresentati più comuni sono: erbe, fiori, stelle, quadri, svastiche, animali, foglie frastagliate ed ancora pesci, uccelli, cespugli, motivi a croce con medaglione. La tribù dei Ghashghaei si distingue per la raffigurazione di un soggetto particolare, chiamato “Lion Gabbe”; comune nei tappeti è infatti la riproduzione diuno, due o più leoni disposti su linee parallele; sulla base dei documenti storici, religiosi e tradizionali, si può affermare che la tribù dei Ghashghaei è stata quella che ha introdotto in tutto l’Iran “il motivo del leone”, rappresentandolo per la prima volta.
Nonostante le molte differenze nei modelli e nei metodi di tessitura e nonostante il fatto che le tribù Fars siano variamente distribuite sul territorio, esistono alcune caratteristiche comuni tra i tappeti prodotti in questa regione: interessanti sotto questo aspetto sono la predominanza dello stile geometrico, l’assenza di angoli, la prevalenza dei colori scuri rispetto ai colori chiari e la consistenza morbida dell’intreccio.
Nel 2009, le “abilità tradizionali di tessitura dei tappeti” della provincia iraniana di Fars sono state iscritte dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
Se hai intenzione di viaggiare in Iran, ti consigliamo approfondire la conoscenza delle abilità tradizionali della tessitura di tappeti, visitando la regione di Fars.